Ascolto Coaching Crescita personale Obiettivo

Una nuova possibilità

Quante volte ci siamo dati una seconda possibilità?

E quante volte la abbiamo concessa agli altri?

Eppure la vita ci offre numerose occasioni ogni giorno, con nuove porte aperte: è vero, spesso ci presenta il conto, anche salato, ma, un attimo dopo, riapre i battenti o meglio ci offre l’opportunità di farlo in prima persona.

A noi la scelta…

Questa e tante altre riflessioni mi si sono proposte dalla lettura di un libro, un piccolo libro dal titolo “L’amico ritrovato” di Fred Uhlman. Novanta pagine scoperte grazie a mio figlio quindicenne ed al suo professore di italiano che gli ha assegnato come compito di lettura proprio questo.

E’ un libro pubblicato nel 1971 negli Stati Uniti e poi tradotto e letto in tutto il mondo. Inutile dire che in poco tempo mi sono fatta travolgere dalla delicatezza del tema e dei personaggi: due sedicenni che frequentano nel 1933 la stessa scuola esclusiva: uno, figlio di un medico ebreo e l’altro, discendente di una antica aristocrazia. Li legherà un sentimento di amicizia, esclusiva, singola, delicata e rispettosa. La necessità di assecondare quel senso di appartenenza così necessario per stare bene, per vivere in armonia nel mondo in cui sono, li fa avvicinare.

Cosa accade poi? Non voglio raccontare la trama del libro, mi piace l’idea di creare in chi legge queste mie parole una sana curiosità che spinge alla lettura. Di certo confermo che bisogna arrivare all’ultima riga del libro per capirne il titolo, per farsi cogliere dall’emozione, dall’autenticità di un legame, dalla scelta se darsi o meno una nuova possibilità, anche per perdonare.

Quali sono i temi sui quali ho trovato un fortissimo parallelismo tra questo romanzo in miniatura e le tematiche che sovente emergono in un percorso di coaching?

Ne ho individuati veramente tanti:

  • Pensare e quindi vivere seguendo solo i propri punti di vista, permanendo in unmindset statico di chiusura
  • Porsi nelle “scarpe” altrui per cercare di comprendere il come ed il perché sono nate certe azioni
  • Darsi la possibilità di mantenere il bene di un tempo, nonostante la vita crei situazioni a volte non piacevoli
  • Ascoltare profondamente se stessi
  • Ascoltare gli altri
  • Interrogarsi sul perché un sentimento permanga nel tempo, cosa ci vuole far comprendere di noi
  • Mettere in atto una prima azione, il primo piccolo passo per avvicinarci al nostro obiettivo.

Un percorso di consapevolezza di sè stessi nasce lentamente: è come una camminata che si sceglie di fare verso una meta.Il nostro obiettivo pare lontano.

In realtà il viaggio ci permette momenti di ristoro, di pausa, altri di fatica, altri di grande appagamento. Ogni passo ha il suo significato e porta con sè ed in sè un messaggio.

 

Anche andare all’Eremo di San Micel a Fonzaso (BL) è un piccolo viaggio e ti arricchisce di intensi momenti, nonostante in poco più di 20 minuti lo si possa raggiungere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco, se sei curios*, contattami al mio indirizzo rita.pecchielan@gmail.com : potremo fissare un appuntamento telefonico e parlare assieme, capire se, per fare chiarezza e consapevolezza su di te, un percorso di coaching fa al caso tuo!

 

 

 

 

 

 

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